Architettura: nuovi sviluppi per la rigenerazione, l’identità e l’appartenenza nell’Isola
Dopo un lungo percorso di 12 mesi, si conclude il progetto di ricerca multidisciplinare “Paesaggi Aperti” in Sicilia, finalizzato alla valorizzazione delle culture e del territorio attraverso un confronto partecipativo. I risultati dell’iniziativa – promossa da IN/Arch e IN/Arch Sicilia e finanziata dal ministero dell’Università e della Ricerca – verranno oggi 9 dicembre a Radice Pura (Giarre – Catania).
Paesaggi Aperti – ispirato dall’approccio partecipativo promosso da Danilo Dolci – ha avuto numerosi partner e ha fatto tappa a Agrigento, Catania, Enna, Palermo, Ragusa e Siracusa, sviluppando processi di comunicazione, partecipazione ed empowerment delle comunità.
A partire dall’attuale condizione dell’Isola, con il progetto si è puntato a restituire identità e appartenenza attraverso strategie di innovazione sociale, al fine di rigenerare e restituire “paesaggi aperti” alla comunità, mediante un percorso di knowledge sharing che ha coinvolto cittadini, associazioni ed enti pubblici.
Lunedì nella location etnea, a partire dalle ore 17, saranno diversi i relatori che illustreranno quanto emerso duranti gli incontri e i workshop inseriti all’interno del progetto. Si inizierà con i saluti istituzionali: Andrea Margaritelli (presidente IN/Arch Nazionale), Mario Faro (presidente Fondazione RadicePura), Daniele Malfitana (Università di Catania e Consiglio Regionale dei beni culturali), Enrico Trantino (sindaco del Città Metropolitana di Catania), Rosario Fresta (presidente ANCE Catania), Amico Dolci (Centro di Sviluppo Creativo Danilo Dolci), Pino Falzea (presidente Consulta Ordine Architetti PPC Sicilia), Veronica Leone (presidente Ordine Architetti PPC Catania), Eleonora Bonanno (presidente Fondazione Ordine Architetti PPC Catania), Anna Carulli (presidente Istituto Nazionale di Bioarchitettura e Fondazione Architetti nel Mediterraneo Messina), Sebastiano Monaco (presidente Ordine Architetti PPC Palermo), Sonia Di Giacomo (presidente Ordine Architetti PPC Siracusa), Sebastiano Fazzi (presidente Ordine Architetti PPC Enna), Salvatore Scollo (presidente Ordine Architetti PPC Ragusa), Giuseppina Pizzo (presidente Ordine Architetti PPC Trapani), Rino La Mendola (presidente Ordine Architetti Agrigento).
Si entrerà nel vivo dei lavori con l’intervento di Mariagrazia Leonardi, Beatrice Fumarola e Lucia Pierro (IN/Arch), che riavvolgeranno il nastro del progetto e inaugureranno la mostra. Tra gli altri relatori, che illustreranno la galleria, Antonio Presti (Fondazione Antonio Presti Atelier sul mare); i progettisti del Workshop Paesaggi Aperti per Riabitare Favara, Lillo Giglia (Lillo Giglia Studio), Giovanni Fiamingo, Giovanna Russo, Domenica Benvenga (NextBuild), Salvo Terranova, Giorgia Testa (lineaT studio), Arianna Lo Re (architetto), Francesco Moncada, Mafalda Rangel (Moncada Rangel), Lucia Pierro (AutonomeForme Architettura); per Antico Corso Catania: Silvia Porcaro (paesaggista), Alessia Zimbili (Pianificazione del territorio dell’ambiente del paesaggio), Salvo Castro, Giuseppe Lanza, Elvira Tomarchio (Comitato popolare Antico Corso) Giuseppe Messina (Ordine Architetti PPC Catania), Antonino Mazzaglia (Consiglio Nazionale delle Ricerche), Giulia Falco (Parco Archeologico e paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci); i progettisti del Workshop Paesaggi Aperti per Antico Corso Giulia Labruna, Rossella Zappalà (ACA Amore Campione Architettura); Giovanni Calabrese, Antonio Carcione, Eleonora Strazzeri (Ellenia+Tre Architettura); Luca Bullaro Architettura.
A seguire, spazio ad Andrea Bartoli, Florinda Sajeva (Farm Cultural Park – Favara), Carlo Colloca, Valentina Pantaleo, Natalia Cocuzza (Università di Catania) Luca Aiello (Trame di Quartiere), Francesco Mannino (Officine Culturali) e Biagio Bisignani (dirigente Ufficio Urbanistica Comune di Catania).
A loro seguiranno i commenti di Paolo La Greca (vicesindaco del Comune di Catania), Mosé Ricci (Università La Sapienza di Roma), João Ferreira Nunes (architetto paesaggista PROAP Lisbona), Graziella Trovato (ETSAM Madrid), Silvia Covarino (Cairo German University) e Valeria Scavone (Università di Palermo), prima delle conclusioni di Mariagrazia Leonardi (IN/Arch Sicilia).